Skip to main content

IL NUMERO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE É IN AUMENTO

VALE LA PENA EFFETTUARE GLI INVESTIMENTI PER COMBATTERE LE INFEZIONI OSPEDALIERE

Le infezioni contratte, in ospedale, sono diventate un problema noto a livello mondiale. Il loro numero è in aumento e la maggior parte dei patogeni batterici sono sempre più caratterizzati da un'elevata resistenza agli antibiotici.

La probabilità di contrarre una infezione nosocomiale, in un ospedale tedesco per malattie acute, varia dal 5,7% al 6,3%.

Ogni anno, tra 600.000 e 700.000 pazienti sviluppano infezioni che hanno contratto in ospedale. Il trattamento di queste patologie è sempre più difficile e costoso a causa della crescente multiresistenza degli agenti patogeni.

Nell'1% dei pazienti coinvolti dall’infezione la conseguenza è la morte, nel 3-4% l'infezione nosocomiale contribuisce, significativamente, ad un esito letale.

Pertanto, qualsiasi misura che riduca le infezioni nosocomiali risulta essere un saggio investimento, sia a beneficio del paziente che dell'ospedale. Anche i costi di monitoraggio causati dalle infezioni sono enormi:

Con un incremento medio di 10 giorni del soggiorno in ospedale, questo si traduce in 6,4 a 7 milioni di giorni di soggiorno aggiuntivi che costano dai 300 milioni a quasi 1 miliardo di €.

Ecco perché le strategie e gli strumenti per la prevenzione delle infezioni sono al primo posto nelle misure di assicurazione della qualità in ospedale.

 

ALTA PRESENZA ANCHE NEI MEDIA

Il fenomeno della multiresistenza è evidente in molti gruppi batterici. Il termine MDRO (multidrug-resistant organisms -patogeni multiresistenti) include denominazioni criptate come la ESBL (extended spectrum Beta-lactamase), la MRPSAE (multiresistente Pseudomonas aeruginosa), MRSP (multiresistente Streptococcus pneumoniae), la VRE (enterococchi resistenti alla vancomicina) e le varie varianti dello Staphylococcus aureus resistente (MRSA, caMRSA, VISA, GISA).

In particolare, il Methicillin-resistente Staphylococcus aureus (MRSA) è un argomento discusso negli ospedali e viene nominato, particolarmente e frequentemente, nei media. Il termine di ricerca MRSA raggiunge già oltre quattro milioni di voci nel principale motore di ricerca Google®. Questo considerando che, l'MRSA, non rappresenta l'unico rischio.

LE MALATTIE NOSOCOMIALI PIÙ COMUNI:

• infezioni del tratto urinario

• infezioni del tratto respiratorio

• infezioni di ferite postoperatorie

• avvelenamento del sangue (sepsi)

• infezioni del tratto gastrointestinale


I pazienti risultano colpiti, particolarmente spesso, da infezioni, in casi dovuti ad interventi chirurgici con grandi ferite. Ciò perché, in questi casi, gli agenti patogeni hanno un gioco particolarmente facile. Ma anche in corrispondenza del ricovero in ospedale, si registra, probabilmente, già un 5 % di infezioni.

La ragione del successo del patogeno risiede in gran parte nella somministrazione eccessiva e, spesso, inappropriata di antibiotici, in Germania, durante gli ultimi 20 anni.

Il risultato è la selezione e la generazione di specie altamente resistenti, che si diffondono, facilmente, a causa di sistemi di igienizzazione con negligenze o frammentati. Per contenere i germi più rischiosi sono stati, da tempo, creati dei piani di igiene sempre più sensibili, sono stati installati e mantenuti dei costosi sistemi di condizionamento dell'aria e sono state adottate delle misure strutturali per separare e precludere. Eppure, malgrado questo il numero di infezioni continua ad aumentare.

OSPITI CARI NELL'OSPEDALE

Oltre alla inutile sofferenza umana, ci sono altre ragioni che giustificano tutti gli sforzi per prevenire la contaminazione da MRE: i costi e l’immagine.

Oggi le cliniche pubblicizzano in rapporti di qualità che la loro percentuale di POI (post operative infections – infezioni postoperatorie) è inferiore alla media nazionale. Molte infezioni sono soggette a notifica e sono, statisticamente, registrate e pubblicate.

Inoltre, secondo le attuali condizioni di ROD (raggruppamento omogeneo di diagnosi), le assicurazioni sanitarie non coprono i costi del trattamento prolungato e / o della riabilitazione dei pazienti infetti e cronicizzati.

Anche per pazienti ben guariti, rapidamente, i costi arrivano, rapidamente, a circa 10.000 euro.

IL VETTORE “MANO”

Anche l'ambiente inanimato non è esente da microrganismi. Le superfici presenti in ospedale fungono da deposito per molti batteri, i quali vengono trasmessi ad altre aree mediante vettori.

Su queste superfici, i batteri possono sopravvivere a lungo. Quattro settimane non sono un problema per i MRSA.

Il vettore più importante è l'essere umano: essenzialmente la sua mano. Una "zona" nella quale il trasferimento può essere a un paziente o a un altro dipendente dell'ospedale che può quindi, a sua volta, infettare delle persone.

In questo modo, viene messa, in moto, una cascata, che porta, dopo un breve periodo di tempo, ad una massiccia diffusione dei patogeni, con il risultato di un aumento dei tassi di infezione. Tale scenario può essere prevenuto con appropriate misure di disinfezione di superfici speciali e delle mani.

Il presidente del consiglio di amministrazione della Società tedesca per l’igiene negli ospedali (DGKH), prof. Dr. Walter Popp, solleva, pubblicamente, il seguente rimprovero:

» Berlino: Almeno 20.000 pazienti muoiono, ogni anno, in Germania, solo perché il personale non si lava, le mani, abbastanza. Walter Popp, presidente del consiglio di amministrazione della società tedesca per l’igiene negli ospedali, ha sollevato questa accusa verso gli ospedali e verso gli stati federali come responsabili per la supervisione. « 

Fonte: quotidiano “Rheinische Post” del 14.03.2008

Da ciò si può dedurre che tutte le superfici di contatto con le mani che non siano facili da disinfettare contribuiscano alla contaminazione incrociata.

MRSA E IT

È noto che l'MRSA può essere rilevato nell'ambiente inanimato (ad es. sulle superfici di contatto delle mani) del paziente e del personale.

Anche le tastiere dei computer hanno fatto rilevare la presenza di MRSA. Solo che le tastiere dei computer convenzionali possiedono una caratteristica peculiare.

La loro costruzione fa sì che molte delle loro superfici verticali e orizzontali ed angoli non siano raggiungibili: ciò va di pari passo con una situazione estremamente complicata quando si tratti di disinfettare le superfici. Rappresentano un caso speciale, tra le superfici di contatto con le mani, difficili da pulire / disinfettare.

In termini di igiene, risulta, pertanto, necessario essere in grado di disinfettare le superfici vicino ai pazienti e le superfici con frequenti contatti delle mani, soprattutto per quel che concerne componenti e sistemi IT.

Non è sufficiente monitorare la contaminazione dell'ambiente inanimato dalle mani del personale paramedico, principalmente, a livello organizzativo, o, in modo coerente, assicurarsi della disinfezione / l'igiene delle mani.

Solo una disinfezione effettuata anche sulle superfici di contatto, vale a dire della tastiera del computer e dei dispositivi di input, fa intravedere delle buone possibilità di successo.

IGIENE E SISTEMI IT

Non solo le tastiere dei computer ed i dispositivi di input come i mouse per PC possono diventare un rischio per l'igiene. Anche i sistemi e i monitor sono rilevanti dal punto di vista igienico.

Computer e monitor convenzionali possiedono dei sistemi di ventilazione oltre a spazi vuoti, fessure e raccordi aperti. Si è potuto dimostrare che aspirano microrganismi e polvere e li accumulano all'interno del sistema.

A causa della speciale capacità di sopravvivere, durante dei lunghi periodi, su superfici asciutte a loro compatibili, questi agenti infettivi, così potenti, possono mantenersi, in condizioni favorevoli, ed essere rilasciati, in gran numero, nell'ambiente.

Se l'ambiente è una sala operatoria, un'unità di terapia intensiva, un reparto di oncologia o, persino, un reparto di sterilizzazione, tutto questo deve essere considerato come, estremamente, rischioso per le malattie infettive.

Pertanto, anche i sistemi PC ed i monitor sono classificati come punti critici. Devono essere facili da disinfettare e non devono rappresentare delle zone di propagazione di agenti patogeni. Ciò può essere ottenuto creando superfici idonee ed evitando i sistemi di ventilazione.

DALLE FAQ DELL'ISTITUTO ROBERT KOCH

Nelle FAQ (Frequently Asked Questions - risposte frequenti a domande poste) del sito web di facile consultazione del “Robert Koch Institute” abbiamo trovato un suggerimento corrente sull'uso di computer e tastiere in aree critiche:

DI COSA TENERE CONTO QUANDO SI UTILIZZINO I COMPUTER DEL PERSONALE (PC) E I NOTEBOOK NELL’AMBITO DEL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE PER QUEL CHE CONCERNE I DISPOSITIVI NEI SISTEMI SANITARI?

Ecco due citazioni dalle FAQ dell'Istituto Robert Koch:

» Si può concludere che è raccomandato l'uso di hardware senza ventilatore (soffiante) in aree critiche (sala operatoria, unità di terapia intensiva). Questa è la conclusione razionale dedotta dalle considerazioni riportate sopra. Non sono stati ancora pubblicati studi o altre osservazioni sulle infezioni nosocomiali causate da tali ventilatori. «

» Le tastiere convenzionali, di solito, non possono essere disinfettate a causa della loro struttura complicata. Devono essere, chiaramente, considerate, come punti critici. I produttori hanno già preso provvedimenti per offrire superfici lisce e impermeabili ai liquidi che offrano la possibilità di realizzare una disinfezione. In questa sede si può solo raccomandare di acquistare dei dispositivi con una costruzione corrispondente. «

 

Inline image